Che meraviglia i Sotheby’s Talks, questi incontri di natura digitale con i grandi artisti contemporanei dell’arte.
Lo scorso 20 maggio è stato il turno della grande artista serba Marina Abramović ed ascoltarla raccontarsi è stato come al solito un balsamo per l’anima.
Marina con generosità ha raccontato con un excursus tutta la sua carriera d’artista donna approfondendo il suo rapporto artistico e personale con Ulay, suo compagno storico scomparso lo scorso anno.
L’artista serba, con la sua peculiare schiettezza e trasparenza, ha esposto le sue tesi a favore di un’arte senza schemi, senza categorie alcune e con una unica mission: la bellezza nella qualità.
Toccando insieme ai suoi interlocutori il tema fulcro dell’incontro, quello della celebrazione di se stessa e di altre donne artiste nel corso dei secoli, Marina Abramović ha fermamente dichiarato che non esiste genere nell’arte, esiste solo l’arte bella o l’arte brutta.
“La questione dell’arte è legata al suo contenuto e non al genere dell’artista”, ribadisce l’artista serba.
Ed ancora, “dobbiamo guardare alla qualità dell’arte, non alle percentuali di artiste donne, artisti uomini, transgender e così via”.
Sotheby’s con questo talk inaugura maestuosamente l’asta sulle artiste donne che hanno caratterizzato gli ultimi 400 anni di storia dell’arte passando per Dorothea Tanning, Rachel Ruysch, Dame Elisabeth Frink, Dame Laura Knight, Helen Frankenthaler e tante altre, compresa un’opera della Abramović.
Potete visionare il replay del talk al seguente link.
Dal talk, in conclusione, vi riportiamo questa potente quote di Marina Abramović.
“When stuff is real, touch people’s heart”.